Con grande piacere coltiviamo la terra e il nostro ci regala ottima verdura di stagione: zucchine, pomodori, insalate e cetrioli in estate, cipolle, zucche e legumi ad inizio dell’autunno, sedano, porri, finocchi, cavoli e rape in inverno…  Il ritorno alla terra viene qui celebrato e amiamo prenderci cura delle nostre piante in modo esclusivamente naturale, applicando i principi dell’agricoltura biologica, usufruendo di strumenti che non hanno impatto negativo sull’ambiente circostante.

Nel corso degli anni ci siamo dedicato anche alla riscoperta di una ANTICA VARIETA’ di POMODORO, coltivato in Valbisenzio: il POMODORO BORSA DI MONTONE. Questo pomodoro si caratterizza per le tipiche striature sulla buccia, molto fine, che racchiude una polpa povera di semi, dal sapore dolce e succoso. Veniva coltivato molti anni fa, ed è poi stato abbandonato, poiché hanno prevalso sul mercato altre varietà più moderne. Ormai coltivato solo da alcuni anziani contadini del territorio, ci siamo resi conto di poter fare qualcosa per riportare in auge questo antico pomodoro. Abbiamo iniziato a coltivarlo con successo, apprezzandone sapore e caratteristiche. E’ un pomodoro che si presta ad essere consumato fresco, ma anche ad essere lavorato per ottenere la passata o pomarola, oppure essiccato. Dopo un lungo e accurato lavoro di ricerca da parte dell’Università di Pisa, recentemente il Pomodoro BORSA DI MONTONE è stato inserito nel REPERTORIO REGIONALE delle agrobiodiveristà, con zona di produzione la Valbisenzio. Il Pomodoro Borsa di Montone diventerà inoltre PRESIDIO SLOW FOOD, è infatti in corso il suo inserimento nel catalogo dei prodotti che rischiano l’estinzione e necessitano pertanto di un disciplinare che ne tuteli la produzione e l’autenticità. Attualmente il Pomodoro Borsa di Montone è coltivato presso il nostro Agriturismo, oltre ad altre aziende agricole del territorio.

Siamo appassionati di permacultura e con il tempo ci piacerebbe approfondire questa tecnica di coltivazione, studiando le necessita’ delle piante e creando un circolo virtuoso di biodiversita’.